INVERNIZZI DESCALZI Vanni
Letteratura scientifica, Manualistica
Data di pubblicazione : 1 Gennaio 2002
First release: 1 Gennaio 2002
Un volume di grosse dimensioni, come questo, ha l'obbligo di giustificare la sua mole. Deve cioè essere ricco di contenuti, di citazioni e di esemplificazionj, in modo da fornire al lettore una visione panoramica della materia trattata.
L'istintualismo, in questo senso, ambisce ad essere particolarmente generoso. Esso infatti aspira a:
1) proporre un nuovo modo d'intendere la psicologia, una disciplina che, allo stato attuale delle cose, appare drammaticamente frammentata in numerosi e contrapposti modelli d'interpretazione: la Psicoanalisi, il Cognitivismo, la Psicologia Individuale, il Corpontamentismo, la Psicologia Analitica, e via dicendo;
2) offrire al lettore non specialista - attraverso il confronto fra le tesi annunciate e i contenuti espressi dalle diverse scuole di pensiero psicologico - una trattazione ad un tempo sintetica ed esauriente di tutte le teorie che tengono il campo (Freud, Jung, Adler, Fromm, Klein, Bettelheim, Sullivan, Winnicott, Rogers, Beck, Skinner, Wattzlavick, ecc.);
3) rivedere le classificazioni psichiatriche correnti, che appaiono etimologicamente confuse e concettualmente slegate per il semplice motivo che la psichiatria non dispone di una teoretica generale della personalità dalla quale far discendere le varie manifestazioni disturbative o squilibrative dell'animo;
4) individuare i punti di convergenza tra l'Istintualismo - che è teoretica unitaria di matrice antropologico-ecologica - e il pensiero del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900), il quale ne ha anticipato, pur con toni ed argomentazioni assai diversi, numerosi contenuti analitici. D'altra parte, com'egli stesso scrive in Al di là del bene e del male (I, n. 20): "[...] i più diversi filosofi riempono sempre di nuovo un determinato schema fondamentale [...] in balia di un invisibile incantesimo, essi percorrono ancora una volta lo stesso circuito. Per quanto possano sentirsi così indipendenti l'uno dall'altro, con la loro volontà critica o sistematica, un qualcosa in loro li guida, qualcosa li incalza in un ordine determinato, l'uno dopo l'altro: appunto quella innata e sistematica affinità concettuale. Il loro pensare è , di fatto, molto meno una scoperta che un riconoscere, un ricordare di nuovo, un retrocedere e un ritornare a casa in una lontana, antichissima comune dimora dell'anima, dalla quale quei concetti sono nati una volta."

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